NOZIONI STORICHE

La storia sicuramente la avrete studiata a scuola,e se vi dicessi che quello che avete studiato fin ora è una storia tranviata?

Pensate a quanti vennero trucidati colpevoli solo di essere BRIGANTI,ma se Brigante si ignifica amare le proprie origini,e la propria terra allora anche io sono un Brigante,e ne sono fiero

Serve rivangare vecchie storie? Non sono così vecchie da aver smesso di far male e produrre conseguenze: la storia di oggi è ancora quella di ieri. La nostra fu interrotta e si può riannodarla solo nel punto in cui venne spezzata. Non si può scegliere la ripartenza che più conviene.Quel che gli italiani venuti dal Nord ci fecero fu così spaventoso, che ancora oggi lo si tace nei libri di storia e nelle verità ufficiali; si tengono al buio molti documenti che lo raccontano.

La Lombardia «era troppo piccola per alimentare un sufficiente mercato interno di scambio, etroppo debole per praticare una politica di espansione industriale fuori dei suoi confini, qualunquefosse l‟aiuto dello stato» scrive Luigi De Rosa, in La rivoluzione industriale in Italia. «Non moltomigliori risultavano le condizioni industriali del Veneto, e così quelle della Liguria.» Il Sud fu unitoa forza, svuotato dei suoi beni e soggiogato, per consentire lo sviluppo del Nord.

Una parte dell‟Italia, in pieno sviluppo, fu condannata a regredire e depredata dall‟altra, che con il bottino finanziò la propria crescita e prese un vantaggio, poi difeso con ogni mezzo, incluse le leggi.

Io avevo sempre creduto ai libri di storia, alla leggenda di Garibaldi.Non sapevo nemmeno di essere meridionale, nel senso che non avevo mai attribuito alcun valore, positivo o negativo, al fatto di essere nato più a Sud o più a Nord di un altro. Mi ritenevo solo fortunato a essere nato italiano.

dal nord,da lì vennero quelli che, dicendosi fratelli, compirono al Sud, a scopo di rapina, il massacro più imponente mai subito da queste regioni (e sì che di barbari ne sono passati).

 

Non volevo credere che i primi campi di concentramento e sterminio in Europa li istituirono gliitaliani del Nord, per tormentare e farvi morire gli italiani del Sud, a migliaia, forse decine dimigliaia.

Ignoravo che il ministero degli Esteri dell‟Italia unita cercò per anni «una landa desolata», fraPatagonia, Borneo e altri sperduti lidi, per deportarvi i meridionali e annientarli lontano da occhiindiscreti.

Né sapevo che i fratelli d‟Italia arrivati dal Nord svuotarono le ricche banche meridionali, regge,musei, case private (rubando persino le posate), per pagare i debiti del Piemonte e costituire immensi patrimoni privati.

Non sapevo che, a Italia così unificata, imposero una tassa aggiuntiva ai meridionali, per pagarele spese della guerra di conquista del Sud, fatta senza nemmeno dichiararla.Ignoravo che l‟occupazione del Regno delle Due Sicilie fosse stata decisa, progettata, protetta daInghilterra e Francia, e parzialmente finanziata dalla massoneria (detto da Garibaldi, sino al granmaestro Armando Corona, nel 1988). Né sapevo che il Regno delle Due Sicilie fosse, fino almomento dell‟aggressione, uno dei paesi più industrializzati del mondo (terzo, dopo Inghilterra eFrancia, prima di essere invaso).

A mano a mano che scoprivo queste cose, ne parlavo. Io stupito; gli ascoltatori increduli. Poi, iofurioso; gli ascoltatori seccati: esagerazioni, invenzioni e, se vere, cose vecchie. E mi accorsi chediventavo meridionale, perché, stupidamente, maturavo orgoglio per la geografìa di cui, altrettanto stupidamente, Bossi e complici volevano che mi vergognassi.

 

Alla fine di questa ampia panoramica sulla storia politica, civile, culturale e sociale del Mezzogiorno italiano sotto il regno della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie (1734-1860), può essere utile riassumere in maniera schematica i principali “primati” che segnarono in maniera profonda la civiltà e la società meridionale nella seconda metà del XVIII secolo e nella prima metà del XIX.
Dal sintetico quadro, apparirà infatti evidente da un lato come positiva e costruttiva fu l’opera dei sovrani Borbone (e in special maniera, come abbiamo potuto ben vedere, di Carlo, Ferdinando e Ferdinando II), e dall’altro quanto fallace e sovente menzognera sia la “vulgata” risorgimentale sul “borbonismo” in Italia.
A completamento di tutte le voci precedenti, ci limiteremo ad elencare, uno dopo l’altro, ogni singolo “primato”, almeno i più significativi. Al lettore lasciamo il giudizio in merito Si veda a riguardo: M. VOCINO, Primati del Regno di Napoli, Mele editore, Napoli; Aa.-Vv., La storia proibita. Quando i piemontesi invasero il Sud, Controcorrente, Napoli; “La Civiltà del Sud”, numero unico, p. 5; G. RESSA, Rilettura sintetica della storia del Regno delle Due Sicilie, in www.diesicilie.org; N. FORTE, in www.mds.it/neoborbonico/index.html..

INDUSTRIA:

  • Nell’Esposizione Internazionale di Parigi del 1856 fu assegnato il Premio per il terzo Paese al mondo come sviluppo industriale (I in Italia);
  • Primo ponte sospeso in ferro in Italia (sul Fiume Garigliano);
  • Prima ferrovia e prima stazione in Italia (tratto Napoli-Portici);
  • Prima illuminazione a gas di città;
  • Primo telegrafo elettrico;
  • Prima rete di fari con sistema lenticolare;
  • La più grande industria metalmeccanica in Italia, quella di Pietrarsa;
  • L’arsenale di Napoli aveva il primo bacino di carenaggio in muratura in Italia;
  • Primo telegrafo sottomarino dell’Europa continentale.
  • Primo esperimento di Illuminazione Elettrica in Italia a Capodimonte;

Il Ponte sul Garigliano di Luigi Giura
Acquerello su carta di Fergola

L'inaugurazione della ferrovia Napoli-Portici (l'arrivo del treno ai Portici)
Salvatore Fergola

Le Officine di Pietrarsa, ora museo ferroviario

 

  • Primo Sismografo Elettromagnetico nel mondo costruito da Luigi Palmieri;
  • Prima Locomotiva a Vapore costruita in Italia a Pietrarsa;

ECONOMIA:
  • Bonifica della Terra di Lavoro;
  • Rendita dello Stato quotata alla Borsa di Parigi al 12%;
  • Minor tasso di sconto (5%);
  • Primi assegni bancari della storia economica (polizzini sulle Fedi di Credito);
  • Prima Cattedra universitaria di Economia (Napoli, A. Genovesi, 1754);
  • Prima Borsa Merci e seconda Borsa Valori dell’Europa continentale;
  • Maggior numero di società per azioni in Italia;
  • Miglior finanza pubblica in Italia; ecco lo schema al 1860 (in milioni di lire-oro) Cfr. F.S. NITTI, La scienza delle finanze, cit. in H. ACTON, Gli ultimi Borbone di Napoli, (1962) Giunti, Firenze 1997, p. 2.:
    - Regno delle Due Sicilie: 443, 2
    - Lombardia: 8,1
    - Veneto: 12,7
    - Ducato di Modena: 0,4
    - Parma e Piacenza: 1,2
    - Stato Pontificio: 90,6
    - Regno di Sardegna: 27
    - Granducato di Toscana: 84,2

Profilo del primo battello a vapore costruito a Napoli,
il "S. Ferdinando" poi "FerdinandoI", Napoli, Archivio Storico
  • Prima flotta mercantile in Italia (terza nel mondo);
  • Prima compagnia di navigazione del Mediterraneo;
  • Prima flotta italiana giunta in America e nel Pacifico;
  • Prima nave a vapore del Mediterraneo;
  • Prima istituzione del sistema pensionistico in Italia (con ritenute del 2% sugli stipendi);
  • Minor numero di tasse fra tutti gli Stati italiani.
  • La più grande Industria Navale d'Italia per numero di operai (Castellammare di Stabia, 2000 operai);
  • La più alta quotazione di rendita dei titoli di Stato (120 alla Borsa di Parigi);
  • Rendita dello Stato quotata alla Borsa di Parigi al 12%;
  • Minor tasso di sconto (5%);
  • Prima Nave da guerra a vapore d'Italia (pirofregata "Ercole"), varata a Castellammare;
  • Prima Nave da crociera in Europa ("Francesco I");
  • Primo Piroscafo nel Mediterraneo per l'America (il "Sicilia", 26 giorni impiegati);
  • Prima nave ad elica ("Monarca") in Italia varata a Castellammare;
  • Prima città d'Italia per numero di Tipografie (113 solo a Napoli);
  • Primo Stato Italiano in Europa, per produzione di Guanti (700.000 dozzine di paia ogni anno);
  • Primo Premio Internazionale per la Produzione di Pasta (Mostra Industriale di Parigi);
  • Primo Premio Internazionale per la Lavorazione di Coralli (Mostra Industriale di Parigi);

GIURISPRUDENZA – ORGANIZZAZIONE MILITARE:

  • Promulgazione del primo Codice Marittimo italiano;
  • Primo codice militare;
  • Istituzione della motivazione delle sentenze (G. Filangieri, 1774);
  • Istituzione dei Collegi Militari (Nunziatella);
  • Corpo dei Pompieri.

Cerimonia dell'inaugurazione del Bacino di Raddobbo nel porto militare di Napoli (15-8-1852), olio su tela. seconda metà del secolo XIX, Napoli Comando in Capo del Dipartimento Militare Marittimo del Basso Tirreno 
S. Fergola

 

  • Prima applicazione dei principi della Scuola Positiva Penale per il recupero dei malviventi;

SOCIETÀ, SCIENZA E CULTURA:
  • Prima assegnazione di "Case Popolari" in Italia (San Leucio presso Caserta);
  • Primo Cimitero italiano per poveri (il "Cimitero delle 366 fosse", nei pressi di Poggioreale);
  • Primo Piano Regolatore in Italia, per la Città di Napoli;
  • Cattedra di Psichiatria;
  • Cattedra di Ostetricia e osservazioni chirurgiche;
  • Gabinetto di Fisica del Re;
  • Osservatorio sismologico vesuviano (primo nel mondo), con annessa stazione metereologica;
  • Officina dei Papiri di Ercolano;
  • La più alta percentuale di medici per abitante in Italia;
  • Più basso tasso di mortalità infantile in Italia;
  • Prime agenzie turistiche italiane;
    Scavi archeologici di Pompei ed Ercolano;
  • Prima cattedra di Astronomia;
  • Accademia di Architettura. una delle prime e più prestigiose in Europa;
  • Primo intervento in Italia di Profilassi Anti-tubercolare;
  • Primo istituzione di assistenza sanitaria gratuita (San Leucio);
  • Prime agenzie turistiche italiane;
    Scavi archeologici di Pompei ed Ercolano;
  • Primo Atlante Marittimo nel mondo (G. Antonio Rizzi Zannoni, 
    "Atlante Marittimo delle Due Sicilie");
  • Primo Museo Mineralogico del mondo;
  • Primo "Orto Botanico" in Italia a Napoli;
  • Primo Osservatorio Astronomico in Italia a Capodimonte;
  • Primo Centro Sismologico in Italia presso il Vesuvio;
  • Primo Periodico Psichiatrico italiano pubblicato presso il Reale Morotrofio di Aversa da Biagio Miraglio;
  • Primo tra gli Stati Italiani per numero di Orfanatrofi, Ospizi, Collegi, Conservatori e strutture di Assistenza;
  • Primo istituto italiano per sordomuti;
  • Prima Scuola di Ballo in Italia, annessa al San Carlo;
  • Prima Città d'Italia per numero di Teatri (Napoli);
  • Prima Città d'Italia per numero di Conservatori Musicali (Napoli);
  • Prima Città d'Italia per numero di pubblicazioni di Giornali e Riviste (Napoli);

Il teatro S. Carlo
ricostruito dopo l'incendio del 1816
  • Scuola pittorica di Posillipo (da cui uscì, fra gli altri, G. Gigante);
  • Le celeberrime fabbriche di ceramica e porcellana, fra cui quella di Capodimonte;
  • Teatro S. Carlo (il primo nel mondo), ricostruito dopo un incendio in soli 270 giorni;
  • Scuola musicale napoletana (Paisiello, Cimarosa, Scarlatti);
  • Successo mondiale (e tutt’oggi valido) della canzone napoletana;
  • I palazzi reali.
Questi sono solo i “primati”, non certo tutte le attività avviate nel Regno e i progressi raggiunti in ogni campo, che abbiamo per altro già delineato in tutte le voci precedenti basti pensare, come già visto, alla scuola di arazzeria).
Riteniamo superfluo, per concludere, fare polemiche. Ci basta sottolineare tre verità storiche tanto ovvie quanto inoppugnabili: alla luce di tutto quanto descritto in questo sito,


Primo Telegrafo Elettrico,
in funzione dal 1852


Pianta e Prospetto Principale della Stazione di Napoli

1) si può ancora continuare a credere alla “vulgata” risorgimentale che presenta il Regno borbonico come il più regredito e odiato d’Italia?
2) Come si può spiegare il fatto che prima del 1861 non esisteva praticamente il fenomeno dell’emigrazione, e che dopo tale data sono emigrati quasi 20.000.000 di disperati?
3) Tutto questo costituisce una spiegazione al tragico quanto eroico fenomeno della rivolta filoborbonica del 1860-1865?

Appare evidente, oggi come non mai, la necessità di ripresentare agli italiani la loro storia secondo criteri di maggiore imparzialità.
Non per spirito di sterile polemica, ma ad onore e servizio della verità storica. 
A servizio della memoria della identità culturale e civile di tutti gli italiani.

 

1735 Prima Cattedra di Astronomia, in Italia, affidata a Napoli a Pietro De Martino
1754 Prima Cattedra di Economia, nel mondo, affidata a Napoli ad Antonio Genovesi
1762 Accademia di Architettura, una delle prime e più prestigiose in Europa
1763 Primo cimitero italiano per poveri (il "Cimitero delle 366 fosse", nei pressi di Poggioreale a Napoli, su disegno di Ferdinando Fuga)
1781 Primo Codice Marittimo, nel mondo, opera di Michele Jorio
1782 Primo intervento, in Italia, di profilassi anti-tubercolare
1783 Primo cimitero, in Europa, ad uso di tutte le classi sociali (Palermo)
1789 Prima assegnazione di "Case Popolari", in Italia: San Leucio (presso Caserta)
1789 Prima istituzione di assistenza sanitaria gratuita (San Leucio)
1792 Primo Atlante Marittimo nel mondo (G Antonio Rizzi Zannoni, "Atlante Marittimo delle Due Sicilie") elaborato dalla prestigiosa Scuola di Cartografia napoletana
1801 Primo Museo Mineralogico del mondo
1807 Primo Orto Botanico in Italia (a Napoli)
1812 Prima Scuola di Ballo in Italia, annessa al San Carlo
1813 Primo Ospedale Psichiatrico italiano: il "Reale Morotrofio" di Aversa
1818 Prima nave a vapore nel Mediterraneo, la "Ferdinando I"
1819 Primo Osservatorio Astronomico, in Italia (a Capodimonte)
1832 Primo ponte sospeso, in ferro, in Europa continentale (sul Garigliano)
1833 Prima nave da crociera, in Europa: la "Francesco I"
1835 Primo istituto italiano per sordomuti
1836 Prima Compagnia di navigazione a vapore nel Mediterraneo
1839 Prima ferrovia italiana: tratto Napoli-Portici
1839 Prima illuminazione a gas di una città italiana (terza in Europa dopo Londra e Parigi) con 350 lampade
1840 Prima fabbrica metalmeccanica d'Italia per numero di operai (1050): Pietrarsa, presso Napoli
1841 Primo Centro Sismologico, in Italia, presso il Vesuvio
1841 Primo sistema a fari lenticolari a luce costante in Italia
1843 Prima nave da guerra a vapore d'Italia (pirofregata "Ercole"), varata a Castellammare
1843 Primo periodico psichiatrico italiano pubblicato presso il Reale Morotrofio di Aversa da Biagio Miraglia
1845 Prima locomotiva a vapore costruita in Italia a Pietrarsa
1845 Primo Osservatorio Meteorologico italiano (alle falde del Vesuvio)
1852 Primo telegrafo elettrico in Italia (inaugurato il 31 luglio)
1852 Primo bacino di carenaggio in muratura in Italia (nel porto di Napoli)
1852 Primo esperimento di illuminazione elettrica in Italia (a Capodimonte)
1853 Primo viaggio di piroscafo dal Mediterraneo per l'America (il "Sicilia" della Società Sicula Transatlantica del palermitano Salvatore De Pace: 26 i giorni impiegati)
1853 Prima applicazione dei principi della Scuola Positiva Penale per il recupero dei malviventi
1856 Primo Premio Internazionale per la produzione di pasta (Mostra Industriale di Parigi)
1856 Primo Premio Internazionale per la lavorazione di coralli (Mostra Industriale di Parigi)
1856 Primo Sismografo Elettromagnetico nel mondo costruito da Luigi Palmieri
1859 Primo Stato in Europa per produzione di guanti (700.000 dozzine di paia ogni anno)
1860 Prima flotta mercantile e prima flotta militare d'Italia (seconda nel mondo)
1860 Prima nave ad elica (la "Monarca"), in Italia, varata a Castellammare
1860 La più grande industria navale d'Italia per numero di operai (Castellammare di Stabia, 2000 operai)
1860 Primo tra gli Stati italiani per numero di Orfanotrofi, Ospizi, Collegi, Conservatori e strutture di Assistenza e Formazione
1860 La più bassa percentuale di mortalità infantile d'Italia
1860 La più alta percentuale di medici per abitanti in Italia
1860 Prima città d'Italia per numero di Teatri (Napoli)
1860 Prima città d'Italia per numero di Conservatori Musicali (Napoli)
1860 Primo "Piano Regolatore", in Italia, per la città di Napoli
1860 Prima città d'Italia per numero di Tipografie (113, in Napoli)
1860 Prima città d'Italia per numero di pubblicazioni di giornali e riviste (Napoli)
1860 La più alta quotazione di rendita dei titoli di Stato (120% alla Borsa di Parigi)
1860 Il minore carico tributario erariale in Europa
1860 Maggior quantità di Lire-oro conservata nei Banchi Nazionali (dei 668 milioni di Lire-oro, patrimonio di tutti gli Stati italiani messi insieme, 443 milioni erano del regno delle Due Sicilie)