SAN PIETRO A MAJELLA E MUSEO STORICO MUSICALE

Il convento di San Pietro a Majella sorge ai primi anni del XIV secolo per volere della curia di Carlo II d'Angiò. La chiesa è dedicata a Pietro Angeleri da Morrone, eremita della Majella, divenuto papa Celestino V nel 1294. Il complesso fu ampliato tra il 1493 e il 1508 con una nuova facciata e restaurato diverse volte nel corso dei secoli.

Tra le numerose opere presenti, è da ammirare la cappella della famiglia Leonessa, affrescata da un anonimo ma eccellente pittore che realizza le Storie di san Martino.

L'artista, formatesi certamente nell'ambiente napoletano dopo il soggiorno in città di Gioito (1328-1333), è aggiornato anche sulle influenze eleganti e raffinate di Simone Martini, come si avverte nel decoro degli abiti e nella preziosità dei particolari, che riflettono la cultura avignonese.

Il monastero ospita dal 1826 il Conservatorio di Musica (le cui origini risalgono al Cinquecento) e in tempi recentissimi, si è aperto il Museo Storico-Musicale, con numerose testimonianze della vita del Conservatorio.

Grazie anche al collezionismo di Francesco Florido, direttore del Conservatorio dal 1826 al 1888, si conservano oggi ritratti e busti di musicisti che hanno segnato la storia della musica italiana ed europea dal XVI al XX secolo, oltre a numerosi strumenti musicali, antichi cimeli e una biblioteca specialistica con rari manoscritti, tra cui uno spartito autografo di Giuseppe Verdi.