Decumani sono tre antiche strade di Napoli create nel V secolo a.C. durante l'epoca greca costituenti il cuore del centro antico della città.

Le strade sono tre e scorrono parallelamente l'una dall'altra attraversando da est a ovest, parallelamente rispetto alla costa, la città. Il termine decumano utilizzato in via ufficiale risulta essere in realtà un termine improprio in quanto esso caratterizza un sistema di urbanizzazione di epoca romana. La città di Napoli, invece, essendo fondata come colonia greca[1], dunque ben prima dell'avvento dei romani, vide già all'epoca della sua nascita una sistemazione razionale che le permise di svilupparsi su una pianta "a scacchiera" secondo uno schema ippodameo.

Via san Nicola a Nilo, collega il decumano maggiore a quello inferiore

Il sistema greco prevedeva uno schema stradale ortogonale in cui tre strade, le più larghe (circa sei metri[2]) e grandi, parallele l'una all'altra, chiamate plateiai (singolare: plateia), attraversavano l'antico centro urbano suddividendolo in quattro parti. Inoltre, tali vie principali vengono tagliate perpendicolarmente, da nord a sud, da altre strade più piccole (larghe circa tre metri) chiamate stenopoi (singolare:stenopos) le quali strade oggi costituiscono i vicoli del centro storico cittadino. La rete stradale dunque, risulta essere caratterizzata di fatto da strade principali (plateiai) e strade secondarie (stenopoi) che combinate tra loro, dividono lo spazio in isolati quadrangolari regolari, spesso in strigae molto allungate. Si conta che le strade secondarie di Napoli che tagliano le tre plateiai siano in numero variabile tra le diciassette e ventiquattro.[3]

I tre decumani vedevano nelle due laterali una sostanziale similitudine mentre la centrale risultava essere più grande rispetto alle altre due e rappresentava per l'appunto la via più importante della città antica. La plateia centrale corrisponde oggi a via dei Tribunali e nel punto centrale di quest'arteria era disposta durante l'epoca greca, l'agorà, ed in quella romana il foro. L'agorà stessa, oggi corrispondente apiazza san Gaetano, era divisa in due dalla via maggiore dove nel lato nord. nei pressi della Basilica di San Paolo Maggiore, avvenivano le funzioni religiose mentre nel lato sud, verso la Basilica di San Lorenzo Maggiore, vi era il mercato, l'aerarium ed altre strutture con funzioni civili. Non a caso, gli scavi di san Lorenzo Maggiore visitabili dentro l'omonima chiesa, mostrano i resti di epoca greca degli stessi mercati.


Decumano inferiore dalla collina delVomero

Il sistema stradale antico di Napoli oggi è rimasto sostanzialmente invariato avendo in alcuni punti un livello massimo di corrispondenza rispetto alla struttura originaria, mentre in altri, col tempo, l'antico aspetto ha subito più o meno importanti modifiche.[2] Il primo caso è quello diSpaccanapoli che, infatti, se ammirata dalla collina del Vomero, mostra ancora la sua perfetta linearità dal punto iniziale a quello finale del percorso. Il secondo caso, invece, è quello deldecumano superiore, corrispondente a via della Sapienza, Pisanelli, dell'Anticaglia e degli Apostoli, il quale vede notevolmente mutato il suo aspetto antico mostrando in più punti stravolgimenti della sua direzione.

I tre decumani sono, da nord a sud:

Tutte e tre le vie principali del nucleo antico fanno parte della porzione di centro storico di Napoli protetto dall'Unesco[4] e contengono al loro interno un elevato numero di palazzi nobiliari, chiese monumentali e siti archeologici della città.

Per sola semplicità e consuetudine, oggi nell'uso comune i termini plateiai e stenopoi sono stati sostituiti dai termini romanici decumani e cardi.

 


Decumano superiore 

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Decumano superiore.

Il decumano superiore inizia dall'incroncio con via Costantinopoli, di fronte all'Accademia delle Belle Arti e dalle due monumentali chiese di santa Maria della Sapienza e di Santa Maria di Costantinopoli. La strada offre poi visita alla monumentale chiesa di santa Maria regina Coeli, passando per i resti dell'antico teatro greco-romano fino ad arrivare, una volta passata la Chiesa di San Giuseppe dei Ruffi, su largo Donnaregina con le due omonime chiese.

Decumano maggiore 

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Decumano maggiore.

La strada inizia da piazza Dante e termina dinanzi al Castel Capuano. Molto probabilmente questo è il decumano che offre il maggior numero di luoghi d'interesse storico. Appena passati piazza Dante, si possono ammirare in successione, port'Alba, piazza Bellini con il conservatorio di San Pietro a Majella e l'omonima chiesa, la cappella Pontano e la chiesa di santa Maria Maggiore alla Pietrasanta ubicate in piazza Luigi Miraglia. Poi, si passa per la chiesa delle anime del Purgatorio ad Arco e ci si immette in piazza San Gaetano con le due monumentali chiese basilicali di San Lorenzo, con l'adiacente via san Gregorio Armeno, e San Paolo Maggiore, con l'adiacente ingresso presso la Napoli sotterranea. Ancora poco più avanti si passa per la Chiesa dei Girolamini con annesso chiostro e quadreria, arrivando poi dinanzi al Duomo di Napoli. Proseguendo ancora dritto, si entra nel quartiere diForcella e si possono immediatamente ammirare piazza Riario Sforza con il Pio Monte della Misericordia e l'obelisco di San Gennaro poco più giù, passata piazzetta sedil Capuano, si arriva alla conclusione del percorso dinanzi all'ingresso del Castello.

Decumano inferiore 

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Decumano inferiore.

Il decumano inferiore offre importanti testimonianze storiche della città ed un numero elevatissimo, rispetto agli altri due decumani, di palazzi monumentali. Il decumano inizia dall'intersezione con via Toledo e prosegue fino a Piazza del Gesù Nuovo, dove si possono ammirare l'omonima chiesa e la Basilica di Santa Chiara. Continuando si arriva a piazza San Domenico Maggiore con la vicina cappella Sansevero, poi si passa piazzetta Nilo e largo corpo di Napoli fino ad arrivare a via San Gregorio Armeno, forse il più famosostenopos del centro antico. Proseguendo si passa la cappella del Monte di Pietà e si giunge alla fine ancora una volta su via Duomo, all'altezza del palazzo Cuomo e della chiesa di San Giorgio Maggiore.

fonte wikipedia